Albo illustrato con la copertina rigida.
Editore: Orecchio Acerbo
Il 16 ottobre 1943 a Roma, nel ghetto ebraico, all’incrocio tra Piazza Mattei e Via della Reginella, un reparto scelto delle SS tedesche operò un rastrellamento, deportando 1024 persone di religione ebraica, tra uomini, donne e bambini.
Questo libro - che Isabella Labate ha scritto e illustrato magistralmente a partire proprio dalle parole del protagonista - racconta la storia di Emanuele Di Porto che all'epoca aveva 12 anni e che vedendo dalla finestra sua mamma arrestata e caricata su un camion dalle SS cercò di salvarla e rischiò di essere deportato anche lui. Proprio sua mamma lo buttò giù dal camion e Emanuele si salvò perché si nascose per giorni su un tram grazie alla benevolenza degli autisti. “Non so come, mia madre con una spinta riesce a farmi scendere. Mamma mi ha messo al mondo due volte: quando mi ha partorito e quando mi ha salvato dal camion” Per approfondire leggi questo articolo.
"Un libro per non dimenticare il cuore di una grande città in quell’autunno ferito e feroce. E per riflettere, una volta di più, su chi siamo e su chi eravamo." Orecchio Ocerbo