di Micheal Pollan
2013, 11ª ediz., pagine. 487
Questo è un libro che consiglio spessissimo e mi è capitato di regalare spesso ad amici. Lo considero un pilastro, un condensato di saggezze e un'indagine accurata e pure piacevole da leggere.
Non fatevi spaventare dall'argomento e dal numero di pagine: mi ricordo la prima volta che l'ho letto di essermici immerso come in un romanzo, curioso di proseguire la lettura pagina dopo pagina.
Un libro da leggere, considerando che chiunque mangi è coinvolto in agricoltura e interessato da come si produce il cibo. La domanda in realtà è: come distinguere ciò che è buono da mangiare e ciò che non lo è in un mondo dove il luogo di "raccolta del cibo" è perlopiù il supermercato?
Dai, leggilo, così poi ne parliamo!
Fammi sapere, filippo
«Il libro di Pollan ha il merito di svelarci chi siamo diventati, e di addentrarsi in sistemi alimentari che la maggior parte di noi non conosce pur essendone dentro, perché è molto difficile e complicato ricostruire certe filiere. Ci dà notizie che sono in grado di cambiare per sempre le abitudini gastronomiche di chi legge e lo fa sempre documentando accuratamente idee, supposizioni e ragionamenti. L'efficacia e la semplicità con cui riesce nel suo intento mi spingono a dire che questo libro dovrebbe essere usato nelle scuole, e che ognuno di noi dovrebbe correre a comprarlo senza esitare, per capire finalmente che, se siamo davvero quello che mangiamo, è quanto mai necessario apportare qualche correzione urgente alle nostre diete e a come facciamo la spesa».
CARLO PETRINI